Porretta Soul Museum
Una testimonianza dei più grandi musicisti del PSF
Un museo dedicato agli oltre trenta anni di musica Soul a Porretta Terme con un percorso che parte dai manifesti delle prime edizioni, agli abiti di scena donati da tanti artisti che hanno trasformato la cittadina termale, a metà strada tra Bologna e Pistoia, nella capitale europea della musica soul.
Entrando in una delle tipiche vie del centro storico ci si imbatte nelle vecchie carceri ottocentesche, sede del Soul Museum. L’edificio, recentemente ristrutturato è comunicante con il Rufus Thomas Park. Il museo raccoglie le testimonianze del passaggio da Porretta dei grandi del soul, a cominciare da Rufus Thomas , Bobby Rush o Toni Green di cui si conservano abiti di scena, calzature o altri oggetti personali. Molto vasta la raccolta fotografica e la parte audiovideo.
E’ possibile acquistare libri e gadgets nel vicino Ufficio Informazioni Turistiche. Consigliabile “Soul City, Porretta Terme il festival e la musica” di Edoardo Fassio Ed. Volo Libero per saperne di più sul festival e la sua storia.Il museo è visitabile solo su prenotazione, contattaci in anticipo inviando una mail a info@porrettasoulfestival.it
Il direttore artistico, Graziano Uliani, sottolinea: “Abbiamo a disposizione un sacco di materiale, filmati, documenti originali, video, curiosità come l’abito di scena indossato da Rufus Thomas alla prima edizione del festival nel 1988, l’armonica donata da Bobby Rush, vincitore del Grammy Award nel 2017 e nel 2021 per il blues, una armonica M. Hohner del 1959 e tante memorabilia che faranno la gioia di tanti fans che arriveranno da tutta Europa”.